Sulla vittoria della Roma c’è il marchio di Tammy Abraham, al dodicesimo gol in campionato, diciannovesimo in stagione. Al minuto 99 il centravanti inglese si è preso la responsabilità di calciare un rigore assegnato da Fabbri dopo la revisione al Var, per un calcio in faccia di Maggiore a Zaniolo. A fine partita Abraham ha esultato con compagni e tifosi, a cui ha regalato la maglia. Al termine del match: “Roma è casa mia, mi sono innamorato della città e dei tifosi dal primo giorno, per me la cosa più importante è avere successo per la Roma, speriamo di continuare così. Non ho parole per descrivere l’ultima azione, non so cosa sia successo, la porta sembrava maledetta, anche io ad un passo dalla linea non sono riuscito a segnare ma l’importante è stato portare a casa la vittoria”. Sul penalty: “Abbiamo lavorato sui rigori, io ero il rigorista designato, faccio i complimenti a Pellegrini che mi ha tolto le pressioni di dosso e mi ha incitato. È stata una partita difficile, sapevamo che sarebbe stata importante per i tifosi e per tutti noi”.
Ieri sera è stata una partita importante anche per Nicola Zalewski, alla prima gara da titolare dopo la bella prestazione contro il Verona: “Mourinho non mi ha detto che sarei stato titolare, aveva provato delle situazioni tattiche in settimana, ma ho saputo che avrei giocato solo in mattinata. Abbiamo giocato un buon match, è venuto a vedermi il c.t. della nazionale polacca e gli regalerò la maglia del mio esordio. La posizione? Si tratta di un ruolo nuovo per me, il tecnico mi chiede compiti difensivi e di puntare l’uomo come ho sempre fatto. Il ricordo più bello di questa giornata sono i tre punti all’ultimo minuto, con un gol che ci siamo meritati perché abbiamo sempre avuto un mano la partita”..
FONTE: Il Corriere della Sera