Domenica scorsa a Udine, proprio davanti agli occhi del commissario tecnico Southgate, probabilmente Abraham è incappato in una delle gare più incolori della sua avventura romanista finora. L’attaccante anche un anno fa aveva avuto una partenza lenta. Nelle prime 5 giornate di campionato, infatti, aveva segnato solo due gol, ma il suo rendimento è andato via via lievitando.
Adesso Tammy è fermo a quota uno, anche se pesante (contro la Juve), però la trasferta di Empoli può essere quella giusta per togliersi di dosso la ruggine. Anche per il fatto che nello scorso campionato l’inglese santificò il proprio match con una doppietta decisiva per il 4-2 finale a favore della Roma. Lo Special One, in questo periodo, con il suo pupillo sta utilizzando bastone e carota.
Ad esempio, nonostante il gol di Tammy a Torino avesse salvato la Roma, il tecnico aveva definito la prova del suo giocatore ‘orribile’, mentre a Udine, dove è apparso spesso avulso dal gioco, ha detto di averlo ‘ritrovato’. Pura psicologia, naturalmente, ma con una certezza: con Dybala e Pellegrini in appoggio, quest’anno Abraham sembra giocare molto più spesso dando le spalle alla porta, e questo lo costringe a dei movimenti diversi, in attesa ovviamente del rientro di Zaniolo. Con gli strappi dell’azzurro, infatti, l’inglese può avere più spazi e quindi essere più pericoloso.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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