Atmosfera frizzante a Trigoria. Tammy Abraham adesso va mille all’ora e conta di diventare il vero rinforzo della Roma per il finale di stagione. “Ci vediamo presto”, ha scritto l’attaccante inglese su Instagram per caricare l’ambiente. Del resto, dopo i primi due giorni di allenamento in gruppo ma parziale, la punta ha lavorato totalmente con la squadra per la prima volta da quando si è infortunato nove mesi fa. Preistoria: la Roma sfidava lo Spezia e la stagione era quella precedente. Da lì è successo di tutto e di più. L’operazione al crociato del ginocchio sinistro, il tutore, la palestra, la lunga riabilitazione e adesso una nuova vita calcistica che sta per partire.
L’ex Chelsea sta spingendo al massimo tra sorrisi e gocce di sudore per convincere De Rossi a convocarlo anche per la trasferta contro il Lecce, in agenda a Pasquetta. Non sarebbe la prima volta. La panchina con il Sassuolo, arrivata prima della sosta, va letta come un premio all’impegno, la stessa cosa vale per l’ovazione dello stadio. Abraham ci crede. Ora come non mai. Anche perché Azmoun sta rientrando in Italia per sottoporsi a nuovi esami strumentali per confermare lo stiramento del tendine del ginocchio sinistro: nell’aria c’è uno stop di un mese.
È comunque difficile che Tammy possa poi realmente scendere in campo al Via del Mare. Ma mai dire mai. I primi minuti dovrebbero arrivare tra Lazio, Milan e Udinese: in mezzo comunque ci sono un’infinità di variabili che passano da un risultato già acquisito, dall’emergenza o meno, così come dalla sua condizione atletica e mentale. L’inglese sa però che il peggio è passato. De Rossi, dall’altro lato, è sicuro di avere un’arma in più dopo il rodaggio. l’allenatore si era esposto prima della sfida con il Torino specificando un concetto logico: “Il primo giorno che ho visto Lukaku e Abraham vicini ho pensato: Vorrei farli giocare insieme”. A mani basse, infatti, formerebbero il tandem con più muscoli e centimetri dell’intero campionato.
FONTE: Il Corriere dello Sport – L. Scalia