Quel boato dagli spalti gli era mancato, e non poteva essere altrimenti per Pellegrini che prima di diventare un giocatore della Roma era anche un grande tifoso e frequentatore dello stadio.
Così domenica scorsa quando la Curva Sud ha urlato il suo nome al momento dell’annuncio della formazione, Lorenzo si è inevitabilmente emozionato, forse come la sua prima volta all’Olimpico dopo il rientro dal prestito al Sassuolo. Era il 26 agosto 2017, match contro l’Inter visto interamente dalla panchina.
Esattamente quattro anni dopo Pellegrini è pronto a scendere in campo all’Olimpico con una maglia da titolare inamovibile e con la fascia al braccio. La sua prima vera stagione da capitano è cominciata nel migliore die modi e questa sera nel match contro il Trabzonspor riceverà un nuovo abbraccio gli erano tanto mancati.
Pellegrini per la Roma ha sacrificato l’Europeo, giocando tante partite con un problema alla coscia che gli ha provocato una lesione il giorno prima dell’inizio della competizione. Un sacrificio che ha conquistato la maggior parte del tifo giallorosso, un senso di appartenenza che ha colpito anche Mourinho, poi definitivamente rapito dal ragazzo per le sue qualità e il suo carisma dentro e fuori dal campo.
È il suo portavoce tra gli undici, è uno degli uomini chiave su cui costruire la sua Roma del presente e del futuro: “Se noi avessimo tre Pellegrini, giocherebbero tutti e tre. Non ne lasceremmo mai uno fuori in panchina – ha dichiarato ieri Mourinho -. Lorenzo è intelligente, capisce cosa vuole il suo allenatore“.
Dopo la Salernitana arriverà di nuovo la convocazione del ct Mancini che anche durante l’Europeo non lo ha mai fatto sentire solo, così come i compagni di nazionale che lo hanno sempre coinvolto anche nella famosa chat di squadra. Poi, terminata la parentesi azzurra, si tufferà sulle vicende giallorosse. Una di queste è il rinnovo del contratto.
L’entourage del giocatore e Tiago Pinto si sono dati appuntamento a settembre dopo la chiusura del calciomercato. Le parti stanno ancora lavorando sulla questione economica della trattativa, ma entrambe vogliono arrivare alla fumata bianca.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J Aliprandi