I tifosi della Roma non hanno tanti motivi per rimpiangere Alexandar Kolarov, mai del tutto amato per il passato laziale, ma di sicuro ricordano con un filo di rimpianto la sua efficienza sui calci di punizione: nel campionato che si è appena concluso, nessun gol a Fonseca è stato donato da un tiro piazzato. Né diretto né indiretto, a parte i calci d’angolo che invece sono stati un’arma preziosa in varie occasioni.
È uno degli elementi su cui Mourinho dovrà lavorare per ricavarsi vantaggi inesplorati. Cercando in casa ma anche fuori, sul mercato. Al di fuori del campionato, resta nelle nella memoria la rete di Lorenzo Pellegrini ad Amsterdam, fondamentale per la qualificazione ma decisamente fortuita per la dinamica.
Nella Roma degli ultimi tempi, Pellegrini è diventato il quasi esclusivista nei tentativi dal limite dell’area. Ma non è stato premiato, nonostante un’apprezzabile continuità d’esercizio. L’ultimo gol su punizione festeggiato dalla Roma risale così al dicembre 2019: fu appunto Kolarov a segnare contro la Fiorentina, in una delle serate più gratificanti dell’intera gestione Fonseca.
Da allora, soltanto un’altra squadra di Serie A non ha più segnato nella specialità, l’Udinese. Chissà se Mourinho saprà plasmare un tiratore nella Roma: Mkhitaryan e Veretout hanno discrete qualità balistiche, magari possono esercitarsi anche loro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida