Dalla gioia alla disperazione, dal sorriso al pianto e viceversa. Nessuna squadra come la Roma è capace di trascinare sé stessa e i suoi tifosi in un vortice di saliscendi che sfugge ad ogni logica. In questa stagione, ma più in generale storicamente, i giallorossi sono stati capaci di vivere serate magiche come la vittoria di San Siro contro l’Inter, la notte perfetta con il Salisburgo o la gagliarda vittoria di domenica con la Juve, o infilarsi in veri e propri incubi come le due sfide con la Cremonese, la trasferta di Udine o i punti buttati contro il Sassuolo.
In cinque giorni la squadra di Mourinho ha messo in scena la pessima prestazione di Cremona, costata tre punti pesantissimi, e la gara dell’Olimpico contro la Juventus, carica di intensità e abnegazione, un po’ come era stata quella contro il Salisburgo che ha preceduto di appena quattro giorni prima della Cremonese.
«Probabilmente fa parte del dna di questa squadra», ha spiegato il tecnico nella conferenza stampa post gara. Una mentalità che al momento nemmeno lui è riuscito a cambiare fino in fondo. La squadra sta dalla sua parte, senza dubbio. I calciatori hanno appreso metodi di lavoro, atteggiamento e spirito dello Special One, e in campo sono sempre attenti e concentrati ad eseguire i compiti tattici assegnati.
Ma sembra proprio che i giallorossi abbiano bisogno di vivere tutte le partite al 100%, indipendentemente dal livello dell’avversario o della competizione. Non c’è modo, al momento, di gestire o scegliere quando affondare il pedale dell’acceleratore: bisogna sempre andare al massimo a livello mentale. Non si tratta, infatti, di questioni fisiche, è nella testa dei calciatori che qualcosa deve inevitabilmente cambiare per crescere ancora di livello.
La Roma, in ogni caso, avendo battuto la Juve si è confermata (anzi, è tornata) in zona Champions League, approfittando del ko del Milan a Firenze e allungando sull’Atalanta fermata in casa dall’Udinese. Pellegrini & Co sono quarti a quota 47 (pari con i rossoneri), ad un punto dalla Lazio terza e a tre dall’Inter seconda in classifica. Il successo sui bianconeri, inoltre, ha permesso di respingere l’avanzata della squadra di Allegri, che in caso di vittoria all’Olimpico sarebbe salita a soli sei punti dalla Roma, mentre ora è stata ricacciata a dodici.
Ieri nel pomeriggio la squadra è tornata ad allenarsi a Trigoria, nel consueto scarico post partita in gruppi tra chi ha giocato e chi no. Domani sarà già vigilia dell’andata degli ottavi di Europa League, sfida nella quale la Roma ospiterà la Real Sociedad in casa. Tornerà a parlare anche Mourinho, in attesa dell’udienza sulle due giornate di squalifica che sarà discussa venerdì pomeriggio.
Sono in ballo le gare contro Sassuolo e Lazio, che Mourinho ora spera di vivere seduto sulla sua panchina dell’Olimpico. A proposito dei prossimi match di campionato, domenica contro i neroverdi sarà assente Cristante per squalifica, mentre rimane nella lista dei diffidati soltanto Mancini, da attenzionare in vista del derby. Per la stracittadina domani partirà la vendita libera dei tagliandi. Circa 700 biglietti rimasti in Sud per gli abbonati e attorno ai 1300 in Sud Laterale.
FONTE: Il Tempo – L. Pes