Ridateci la Roma. Qualcuno l’ha nascosta e – speriamo – non portata via per sempre, ma dopo quello che abbiamo visto a Firenze il timore che il giocattolo rotto nell’ultimo anno non si riaggiusti più è molto forte. Perché non è chiaro chi dovrebbe intervenire: la proprietà è assente da oltre 40 giorni, si è manifestata solo con alcune azioni indirette, come il licenziamento dell’ad, l’acquisto di una quota dell’Everton, qualche parola (in francese) di Ghisolfi e la conferma a tempo dell’allenatore.
Tra silenzi e assenze, i commentatori non sanno fare di più che sottolineare le parole che i pochi coraggiosi che indossano la maglia giallorossa pronunciano, con grande sofferenza. E meno male che qualcuno parla, altrimenti il clima sarebbe surreale. A quei ragazzi tocca oggi il compito di portare a casa i tre punti. Resta l’assenza scandalosa della proprietà, che ha un tratto di arroganza e disprezzo verso squadra, tecnico e soprattutto tifosi. Ho vissuto altri momenti bui della Roma in passato e sempre ne siamo usciti tutti assieme, i Friedkin non si è capito dove vogliono andare e con chi. Non importa, la Roma resta nel nostro cuore.