Titubante prima, entusiasta poi. Forse non riusciva a crederci, Leon Bailey, che tutti quei tifosi fossero lì per lui, una volta sbarcato all’aeroporto di Ciampino nel pomeriggio di ieri. Invece, era proprio così. Piano piano, l’uscita dedicata ai voli privati ha iniziato a colorarsi di giallorosso, tra chi chiedeva dove si trovasse, in quel momento, l’aereo e altri che, invece, dibattevano sul valore e sull’impiego dell’attaccante classe 1997. Fino a contare una sessantina di sostenitori che, una volta adocchiate da lontano treccine, maglietta nera e collanina, sono esplosi di gioia. «Olé olé olé olé, Bailey, Bailey!», (…). Fino ad accendere il giamaicano, apparso timido. Almeno all’inizio. Perché piano piano, si è sciolto anche lui in mezzo all’euforia generale, tra chi ha chiesto una foto e, addirittura, chi lo ha supplicato di fare uno squillo a Sancho per convincerlo. E poi, quel «forza Roma» gridato a squarciagola, prima di uno scatto in compagnia dei tanti accorsi e l’avvio verso il van del club. Non è finita lì. Repentini, i fan si sono riversati sulla strada, ancora una volta per acclamare il loro nuovo beniamino. Amore a prima vista, davvero. Come sempre. Sperando che l’euforia si palesi anche sul verde dell’Olimpico. (…)
Una volta lasciato l’aeroporto, via al classico iter: dunque, visite mediche al Campus Bio-medico e firma sul contratto che lo legherà, almeno per una stagione, alla Roma. Sarà prestito oneroso, a 2-3 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 22 milioni. Un affare che permetterà di prelevarlo a titolo definitivo, se tutto andrà bene. Un affare cercato, voluto e chiuso da Frederic Massara, che negli scorsi giorni aveva incontrato l’agente del calciatore, Craig Butler. Anche lui particolarmente entusiasta, come dimostrato dai contenuti condivisi sui social (tra scatti sotto il Colosseo e altri nel quartier generale di Trigoria). Una volta sancita l’ufficialità con annuncio di rito sugli account del club e la solita intervista di presentazione, (…).
La velocità è il suo punto forte. Eppure, Bailey non disdegna assolutamente la messa in mostra delle proprie caratteristiche tecniche, cercando spesso l’uno contro uno con l’avversario di turno. Una carriera variopinta, dalla Giamaica al Trencin e al Genk, fino ad arrivare alle grandi piazze del Bayer Leverkusen e, poi, dell’Aston Villa. Esperienze che gli hanno consentito, tra l’altro, di sviluppare un’altra dote particolarmente gradita: la duttilità. 157 le gare disputate da ala destra, con 33 gol e 26 assist. 129 quelle sul versante opposto, condite da 32 reti e 24 passaggi decisivi per i compagni di squadra. Caratteristica che gli permetterà di svariare, approcciarsi in maniera di tanto in tanto differente al reparto offensivo curato da Gasp. (…). Non se ne fece però nulla. Sette anni dopo, il matrimonio s’è fatto. O meglio, si farà, dato che c’è da attendere l’annuncio. Nel frattempo, Leon avrà modo di ripensare alla passione dei tifosi. Encomiabile. In bocca al lupo. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Carloni











