Mourinho è sempre più padrone della panchina della Roma. Non si accontenta di difendere il quinto posto con il dodicesimo risultato utile in campionato (+2 sulla Fiorentina che però ha una gara da recuperare). Spalletti, fischiato dal pubblico alla fine insieme alla sua squadra, proprio non riesce a battere lo Special One: sesto tentativo a vuoto. La Roma conferma di essere assemblata a immagine e somiglianza del suo allenatore, non stacca mai la spina e anche a Napoli raggiungere il pareggio all’ultimo respiro. A chi se l’aspettava stanca per il giovedì di coppa, ecco la risposta sul campo.
Equilibrio per un tempo e assalto nella ripresa. Corsa, coraggio e passione. In partita sa comportarsi da squadra e merita quanto raccoglie anche in questa trasferta. Occasioni fallite da Abraham, Zaniolo e Mancini, interventi mirati di Mourinho che fa le sostituzioni su misura per il suo 3-4-1-2. Decisivo l’ingresso in campo di Mkhitaryan, fondamentale il ripescaggio in corsa di El Shaarawy che piazza il destro del pari dopo il cross rasoterra di Pellegrini, il velo di Felix e l’assist di suola di Abraham.
La differenza la fa José, mentre Spalletti sbanda sul traguardo. Fino all’intervallo la differenza è stata solo nella spinta più pestone di Ibanez a Lozano. Di Bello, indeciso e distratto, ci mette un paio di minuti per fischiare il rigore che non vede. Lo concede solo per essere stato richiamato al video dal Var Di Paolo.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani
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