Eppure Mourinho aveva avvisato tutti. “Siamo in ritardo”. E il pareggio all’Olimpico contro una Salernitana “da Europa”, come l’aveva definita lo Special One, è la diretta conseguenza di una squadra in costruzione. Ma l’attaccante vero, quello che Mou richiede a gran voce da due mesi, la Roma, per adesso, ce l’ha in casa. Andrea Belotti. Che apre e chiude i conti, salvando i giallorossi da una sconfitta per lunghi tratti meritata. E lo fa segnando i primi due gol in Serie A con la maglia giallorossa. Una risposta dopo mesi di silenzio e lavoro.
Dimostrando, alla prima occasione, di essere tornato quello ammirato a Torino. Con due gol dei suoi, 476 giorni dopo l’ultima volta in A. Il primo di lotta, il secondo da centravanti vero. Due bagliori giallorossi in una gara per lunghi tratti a tinte granata. Con un Candreva da cineteca e bestia nera del Mou giallorosso. Tre reti consecutive contro la Roma.
Lo Special One, dopo gli appunti verbali della vigilia, lascia passare il tempo. E aspetta, che i Friedkin allarghino i cordoni di una borsa ancora troppo stretta e legata al cappio del fair play finanziario. E Tiago Pinto possa investire più di quanto fatto finora (2,5 milioni) per portare a Trigoria almeno Zapata, promesso sposo giallorosso da settimane, e a gennaio Marcos Leonardo. Cancellando, almeno in parte, un’estate di confusione e ritardi.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
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