Edoardo Bove ha convinto una volta di più Mourinho durante il ritiro: non è più semplicemente il “bambino” da utilizzare in mancanza del compagni più esperti, è una vera opzione. E in attesa dell’integrazione di Paredes e Renato Sanches potrebbe giocare dall’inizio contro la Salernitana, domenica, in un Olimpico come sempre pieno. Lui sul centrodestra, Cristante a dettare i tempi e a distruggere le idee altrui, il nuovo arrivato Aouar allo specchio sul centrosinistra. La Roma riparte così. E spera.
Spera anche Bove, in un 2023 riempito dalla felicità di una semifinale europea vinta grazie a un suo gol ma anche guastato dalle lacrime di Budapest e di un Europeo Under 21 che non gli ha regalato soddisfazioni. A 21 anni Edoardo sa che nel percorso di maturazione dovrà affrontare lo step più difficile: confermarsi. Se ne è accorto prima di lui Zalewski, che ha la stessa età anagrafica ma una stagione agonistica di vantaggio: dopo l’exploit del semestre che lo condusse a vivere da protagonista la finale di Tirana hai faticato a rispettare le (giuste) aspettative, nonostante l’esperienza costruttiva di partecipare a un Mondiale con la nazionale polacca.
Proprio per non adagiarsi sui risultati raggiunti, che gli hanno concesso una popolarità improvvisa e inattesa, Bove si impegna in ogni allenamento nell’aggiustamento e nella correzione dei punti meno solidi del repertorio. Se in Primavera era considerato un centrocampista di grande qualità, pericolosissimo nella metà campo avversaria, nel passaggio alla Serie A ha dovuto adeguarsi a un livello differente, nel quale non è ancora riuscito a esprimere tutto il suo talento.
Questione di coefficiente di difficoltà delle partite ma anche di intensità del gioco, molto più soffocante rispetto al campionati giovanili. Non solo. Seguendo i consigli dei compagni più esperti sta seguendo un regime di allenamenti e di alimentazione ferreo, che in prospettiva gli consentirà di essere più performante a livello atletico: nel mondo dei professionisti, che sta conoscendo sempre meglio, nessun dettaglio può essere trascurato.
Per quanto riguarda il contratto poi il suo agente, Diego Tavano, aspetta con serenità la chiusura del mercato per trattare. Bove è stato trattenuto alla Roma su input di Mourinho. E questo elemento conterà nelle negoziazioni sul rinnovo. l’attuale legame scade nel 2025 e secondo il progetto comune va sistemato: conviene al giocatore, che oggi guadagna circa 250.000 euro netti, e conviene alla società, che allungando l’accordo fino al 2028 potrà contare per molti anni ancora su un prodotto del vivaio, romano e romanista, che potrà diventare un enorme patrimonio tecnico ed emotivo per la squadra. Basta parlarsi: una soluzione si troverà perché tutti a Trigoria vogliono la stessa cosa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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