Lorenzo Pellegrini, Stephan El Shaarawy, Bryan Cristante, Gianluca Mancini, Leonardo Spinazzola. Non sorprende che la famiglia Friedkin voglia investire sul futuro azzurro con rinnovi per tutti e cinque, a cominciare da capitan Pellegrini e Mancini, inseguito in Premier da Chelsea e Manchester United. I Friedkin hanno già dato mandato a Tiago Pinto di muoversi per blindare i gioielli di famiglia.
Con Pellegrini l’appuntamento è già fissato per un rinnovo senza clausola di rescissione (ora è di 30 milioni) e con un contratto che oscilli almeno intorno ai 3,5 milioni. Anche gli agenti di Mancini e Cristante sono stati contattati: il primo, pur essendo corteggiato da estero e Italia, è pronto a rimanere e ad allungare il rapporto, magari inserendo una clausola da circa 40 milioni.
Ma il presente della Roma si chiama Parma e Fonseca, dopo aver ufficializzato l’impiego di Pedro e ventilato la staffetta Mayoral-Dzeko, mostra glorie e acciacchi di alcuni dei suoi italiani, a cominciare da Pellegrini. «Lorenzo è un giocatore molto importante perché può stare in diverse posizioni. È intelligente ed è cresciuto, è normale che sia così. Ma è anche la situazione della squadra, se va bene la Roma, tutti i giocatori fanno meglio. È un processo complessivo e non isolato. Le vittorie portano sicurezza. Il fatto di essere capitano, poi, gli porta fiducia».
Quella che ha ritrovato anche il Faraone. «È un attaccante diverso ed è per questo che l’abbiamo voluto, però lasciamolo lavorare, gli si mette molta pressione aspettando che ora risolva tutti i problemi. Con le sue qualità, le cose poi accadono, come contro lo Shakhtar. Stephan è arrivato adesso e ha giocato pochissimo nell’ultimo anno. Deve avere tranquillità».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini