Là in mezzo si parlerà francese. Ma, più che parlare, si correrà, si costruirà, si contrasterà. Eh si, perché Manu Koné e Matteo Guendouzi sono soliti parlare con i fatti, cioè con prestazioni in cui la sostanza prende sempre il sopravvento su tutto il resto. Il loro duello (insieme con quello, parallelo, tra Paredes e Rovella) molto probabilmente farà pendere il piatto della bilancia del derby da una parte o dall’altra.
Centrocampisti moderni, capaci di interpretare nel migliore dei modi entrambe le fasi, il romanista e il laziale ci hanno messo poco a diventare emblemi delle rispettive squadre.
Tipi tosti, grandi professionisti, sono i classici giocatori che fanno innamorare i tifosi. Perché danno sempre tutto in campo, senza risparmiarsi mai. Ma non sono “solo” generosi. Hanno anche grande intelligenza tattica e uniscono alla quantità tantissima qualità.
Del loro temperamento unito a capacità tecniche non indifferenti ci siamo purtroppo accorti lo scorso 17 novembre, quando a San Siro sono stati assieme le colonne del centrocampo della Francia che ha battuto l’Italia per 3-1 e conquistato così il primo posto nel girone di Nations League.
Domenica sera si ritroveranno da avversari in quella che è la partita più delicata dell’anno per le squadre in cui giocano. Per Koné sarà il debutto assoluto, ma i compagni gli hanno già spiegato bene cosa deve aspettarsi.
FONTE: La Gazzetta dello Sport