«Smalling torna domenica? Sì, quale?». Una battuta di Mourinho alla Mourinho, lanciata lì sul finale di una conferenza stampa – quella che seguiva il successo casalingo sullo Slavia Praga del 26 ottobre scorso -, che evidenziava un malcelato pessimismo sulle condizioni del centrale inglese, out ormai da oltre due mesi e mezzo. Avessimo la possibilità di rifare oggi quella domanda, la risposta dello Special One, purtroppo, sarebbe pressoché identica. A Trigoria Chris continua ad essere un caso la cui soluzione sembra ancora lontana.
Partendo dagli elementi certi e ufficiali – non sono molti -, Smalling è alle prese con una tendinopatia al ginocchio, infortunio che ha influito su un inizio di stagione non brillante e che lo tiene lontano dai campi da Roma-Milan del 1° settembre. Non esistono tempi di recupero certi, come con una lesione muscolare, e lo staff medico inizialmente era convinto di dover rinunciare all’ex United soltanto per qualche settimana.
«Il tipo di infortunio di Smalling provoca dolore – aveva provato a spiegare tempo fa sempre Mou davanti alla stampa -. È difficile lavorare con il dolore e resistere, anche se è un tipo di problema per cui qualche volta devi tornare in campo anche con il dolore».
Decifrare il Mourinhano non è cosa semplice, ma la sensazione è che José da qualche settimana stia provando a spronare Smalling affinché Chris lavori sul dolore, provando così ad uscire dal tunnel. In questi due mesi e mezzo – fatti di terapie e riposo – però, di prove sul campo non ne sono state fatte tantissime, con i compagni soltanto a cavallo della sfida al Monza, salvo poi scomparire nuovamente dai radar per il riacutizzarsi del dolore.
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FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi