Ci pensa Sergio, che stavolta non è il protagonista di Borotalco ma il portoghese che permette a Mourinho di festeggiare la prima vittoria del 2022. Un brodino caldo in attesa di tempi migliori, tre punti importanti dopo le figuracce con Milan e Juve. Col Cagliari la risolve appunto Sergio Oliveira che prima si guadagna il rigore, poi realizza freddamente bagnando l’esordio con un gol pesantissimo. Un impatto positivo quello dell’ex Porto così come positiva è stata la prova dell’altro neoacquisto: Maitland-Niles. Per il resto, magie di Mkhitaryan a parte, ancora tanti errori e la paura nel finale di una nuova rimonta sventata dalla parata sulla traversa di Rui Patricio su Joao Pedro.
La gara era iniziata male: l’infortunio muscolare di Pellegrini nel riscaldamento e il rigore tolto (giustamente) al Var per l’entrata di Carboni su Zaniolo. Poi è arrivato quello corretto (di rigore) e la partita sembrava sul velluto vista pure la stanchezza del Cagliari falcidiato da Covid e infortuni. E invece la Roma ha sbagliato di tutto e di più quando si avvicinava a Cragno compreso un errore incomprensibile di Shomurodov nel finale. Così il Cagliari ha rischiato di pareggiarla. Alla fine Mourinho è soddisfatto a metà.
Poteva essere partita da 1-1, ma pure da 5-0 viste le palle che ci siamo divorati. La vittoria è super importante. Di solito in queste partite non senti pressione, ma io l’ho sentita fino alla fine e potevamo perdere punti come nell’occasione della parata di Rui Patricio. Oliveira? Abbiamo bisogno di più Sergio: giocatori di performance, di 29 anni, con esperienza. Un messaggio a Pinto che prepara sorprese («Staremo attenti alle opportunità») vista la possibile partenza di Diawara al Valencia. A quel punto scatterebbe l’assalto a uno tra Ndombele e Kamara. Esordio in serie A infine per il 17enne Keramitsis.
FONTE: Leggo – F. Balzani