Nel 2025 la Roma ha ripreso a volare e tra i protagonisti principali della rinascita giallorossa c’è Angeliño. Dopo una carriera passata in giro per il mondo dal New York City al Manchester City, ha finalmente trovato la stabilità che ha sempre cercato nella Capitale.
Arrivato poco più di un anno fa è stato il penultimo acquisto di Pinto e il primo alla corte di De Rossi. Il riscatto è arrivato a maggio dopo che ha convinto tutti nei mesi passati in prestito. Costo dell’operazione con il Lipsia? Cinque milioni di euro. Una cifra bassa per i tempi che corrono e il Galatasaray si sta mangiando le mani per averlo scaricato con troppa fretta.
Quest’anno è il secondo calciatore di movimento con più minuti giocati in rosa dopo Ndicka (3.154). Titolare con De Rossi, Juric e Ranieri ma la svolta è arrivata dopo l’esonero del tecnico croato che lo faceva giocare la maggior parte delle volte come centrale di sinistra (eredità di Daniele). Un ruolo che non gli ha permesso di esprimere al meglio le sue potenzialità. E le differenze adesso si vedono.
Con Sir Claudio in panchina – che al suo arrivo promise di non schierarlo più centrale – ha messo a referto 3 gol e 4 assist. Con Juric zero reti e un solo passaggio vincente. Le grandi occasioni create sono passate da 1 a 8. E i passaggi chiave a match da una media di 1.75 a 2.
Resta invariata la precisione dei cross, ma con Ranieri è aumentato il numero (da 3.83 a partita a 4.48). Un cambio di rotta evidente e la Roma ha finalmente trovato un terzino decisivo.
FONTE: Il Messaggero – D. Aloisi