Poco meno di tre minuti per passare dall’inferno al paradiso. Poco meno di tre minuti, dopo i novanta di gioco regolare, per spazzare via incubi nefasti tornati alla mente già prima di iniziare questa partita contro una delle bestie nere della Roma. Azmoun (primo gol in giallorosso), Lukaku (nona rete in 12 gare) e dietro a ricamare, dare spunti e idee il solito Dybala. All’Olimpico contro il Lecce finisce 2-1 per la squadra di Mourinho che ha dominato per lunghi tratti ma che stava perdendo in maniera beffarda prima del finale per cuori forti che ha fatto esplodere lo stadio e tre quarti di città.
Mourinho spazza via un’altra maledizione e vince la seconda gara all’overtime: perché ci sono delle partite scritte prima ancora di essere giocate. Così come ci sono delle squadre di piccola caratura in grado di far male, sistematicamente, alla big di turno: delle vere e proprie spine nel fianco. Il Lecce è una di queste, lo è in assoluto per la Roma contro la quale da sempre riesce a dare il meglio di se. E così è stato, almeno fino al novantesimo in una partita giocata di fatto a una porta nella quale il portiere ospite Falcone è stato il migliore a palette dei suoi respingendo tutto quello che arrivava dalle sue parti. A Mourinho non era bastato il rientro della coppia Dybala–Lukaku, così come la splendida serata di Aouar e una prestazione nel complesso assolutamente convincente della sua squadra.
Col passare dei minuti, con i giallorossi che ci provano ma non riuscivano a passare, il Lecce aveva iniziato a prendere confidenza e provare a far male nelle ripartenza diventando pericoloso in più di un’occasione. E la cosa gli era pure riuscita: il delitto perfetto. Prima l’iraniano Azmoun raccoglie di testa l’ottima palla messa dentro da Zalewsky e fa esplodere l’Olimpico, poi arriva la giocata che cambia tutto e fa partire la festa. Dybala, ancora in campo nonostante botte e acciacchi, fa una giocata da fenomeno: pallone con i giri contati a Lukaku che fa quello che meglio gli riesce nella vita. Difende il pallone alla sua maniera, fa a sportellate con la difesa e infila l’ottimo Falcone: 2-1 per la Roma quando il cronometro di Colombo segna il minuto 94. È tutto vero. Ora la coppa, poi il derby: altre battaglie ma la Roma c’è.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini