Il legame tra la Roma e Mkhitaryan è stato più logico di quanto non suggerisca la complessa trattativa del rinnovo. Ha firmato fino al 2022 accettando il rinnovo che era stato pattuito un anno fa. Ha deciso di non svincolarsi e in cambio ha ricevuto un bonus economico che scatterà nella prossima stagione.
Guadagnerà circa 4 milioni di euro più una serie di premi: uno scatterà dopo il decimo gol, un altro al decimo assist. Tutti soldi che Micki quest’anno ha incassato grazie alla doppia doppia 15 reti e 13 assist. E così, aspettando l’arrivo di un centravanti alla Belotti, Mourinho si ritrova un attacco ricco di opzioni. Anche troppe considerando che nel 4-2-3-1 Pellegrini giocherebbe da trequartista.
Sono 11 i giocatori offensivi contando anche Kluivert e Under. Tra i due chi ha più possibilità di andare via è il primo visto che il Lipsia è pronto a mettere in gioco 12 milioni di euro. C’è poi Carles Perez che ha bisogno di giocare: probabile un ritorno in Spagna almeno in prestito. Occhio all’Udinese che ha fatto un sondaggio lo scorso anno.
Da valutare altri percorsi che pesano sul bilancio: Dzeko, Pastore e Pedro che per ragioni diversi non sono giudicati intoccabili dalla società. La situazione di Dzeko rappresenza la principale incognita. I segnali che arrivano da Trigoria fanno capire che la separazione è complicata da realizzare. Se resta Pinto cercherà di dare a Mourinho una o addirittura due punte oltre a Mayoral. Detto di Belotti, la Roma segue anche André Silva. Piace molto Isak.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida