Due anni fa Mourinho fu chiarissimo: “Se avessi tre Pellegrini giocherebbero sempre tutti e tre“. Probabilmente oggi Mou si accontenterebbe anche di averne uno solo, sano e decisivo, come a Lorenzo è capitato di essere spesso proprio nel primo anno romano del portoghese. Il capitano della Roma, del resto, è oramai recuperato e il 26 novembre, contro l’Udinese, sarà regolarmente al suo posto.
E con lui Mou è davvero come se recuperasse tre giocatori. Perché con Pellegrini la Roma ritrova l’uomo della fantasia, quello capace di cucire il gioco e di legare i reparti, centrocampo e attacco. E poi da capitano, anche il calciatore che può aumentare il livello di personalità della squadra, con il suo carisma che gli viene anche dalla fascia che indossa. E infine il giocatore che può risolvere le partite su calcio da fermo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese