Alla terza richiesta di soccorso arrivata da una Roma inguaiata, non sfuggendo a un destino da Cincinnato del pallone, Claudio Ranieri non poteva che rispondere presente come nelle due precedenti. Le quattro ore trascorse faccia a faccia con l’imprenditore Dan Friedkin e il figlio Ryan, scortati da tutti i vertici del Friedkin Group, in un albergo di extralusso di Mayfair, nel cuore di Londra, sono sfociate nell’accordo che non era mai stato messo in discussione: poco più di sei mesi da traghettatore in panchina, ereditando la Roma al 12° posto in classifica, e per un possibile futuro dirigenziale in società, vaga ipotesi già paventata nel secondo passaggio romanista con Pallotta presidente, se ne riparlerà più in là. Magari cercando di capire cosa vorranno fare del vanity asset Roma, costato investimenti per quasi un miliardo, i silenziosi e misteriosi proprietari texani.
FONTE: La Stampa – M. De Santis