Vendere per acquistare. Sarà questa la strategia della Roma sul mercato dopo l’arrivo di Dovbyk. Non sarà facile per Ghisolfi: sono tanti i componenti della rosa di De Rossi in posizione di incertezza. Da Abraham a Zalewski, passando per Bove. Tutti giocatori che potrebbero assicurare un tesoretto da reinvestire in entrata.
E proprio il centravanti inglese è quello da cui il club giallorosso potrebbe ricavare di più. 30 milioni di euro è la richiesta. A mostrare interesse fuori dall’Italia sono stati Everton e West Ham; lui, però, intende aspettare il Milan, ancora senza una proposta convincente. L’intenzione del ds romanista è quella di cedere il numero 9 a titolo definitivo: messa da parte, quindi, l’ipotesi di un prestito, seppur con diritto di riscatto.
Tante incognite invece intorno alla situazione di Edoardo Bove. La Fiorentina è interessata e ha chiesto a più riprese informazioni. Per lasciarlo andare, la Roma chiede circa 20 milioni. Ma l’addio non è scontato: in mancanza di offerte, il centrocampista potrebbe proseguire nella Capitale, dove tutto è iniziato.
Proprio come Nicola Zalewski, altra pedina in dubbio. Chissà che non possa essere lui la contropartita per arrivare a Raoul Bellanova del Torino e rinforzare perciò la fascia destra, uno dei ruoli ancora da puntellare in casa Roma. Così come quello dell’esterno sinistro d’attacco.
C’è poi il resto della lista dei possibili addii. A partire dalla difesa con Chris Smalling, più vicino alla permanenza rispetto a inizio mercato. Poi Marash Kumbulla, Rick Karsdorp e Jan Oliveras (tutti fuori dai piani del tecnico DDR). Per l’albanese si è mosso il Parma. Nulla di concreto, però: solo un sondaggio. L’ipotesi è quella di un nuovo prestito dopo quello al Sassuolo dell’ultima stagione. Il terzino spagnolo è stato invece cercato dall’AZ Alkmaar nelle ultime settimane.
Anche Ebrima Darboe potrebbe lasciare. De Rossi lo ha testato nelle prime uscite estive, ma la permanenza non è assicurata. Così come per Ola Solbakken ed Eldor Shomurodov. Quest’ultimo, rientrato da poco in seguito all’uscita di scena dalle Olimpiadi dell’Uzbekistan, è fuori dal progetto dell’allenatore romanista. Le esperienze in prestito delle ultime annate potrebbero non essere le ultime. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Carloni