La Roma è fuori dalla Champions League. Ad Amsterdam contro l’Ajax finisce un sogno che all’inizio sembrava impossibile, poi aveva preso dei contorni più che reali e poi, dopo il ko per 1-2 in casa delle olandesi, si chiude in lacrime amare. Alla luce del contemporaneo pareggio di ieri sera tra Bayern Monaco e Psg, sarebbe “bastato” vincere contro la squadra di Bakker, ma ieri si sono unite in una sola serata la sfortuna, l’abbondanza di errori, la fretta di fare delle scelte decisive e delle prestazioni individuali molto carenti tra le romaniste.
(…) La firma l’ha messa capitan Bartoli con un bel colpo di testa su punizione battuta da Giugliano al 32’. Già nel primo tempo però si sono viste le difficoltà di Kumagai nel tenere i ritmi forsennati di una pazzesca Yohannes e Giacinti non riusciva a incidere come necessario nei momenti in cui veniva chiamata in causa in attacco. (…) Una ripartenza nata da un’incomprensione tra Feiersinger e Kumagai in mediana che ha lanciato l’Ajax verso la rete di Hoekstra al primo vero tiro in porta.
Nella ripresa la Roma ci ha provato ma in maniera troppo caotica, frettolosa, con la stanchezza che pian piano veniva fuori nonostante il buon apporto di Greggi subentrata per Giugliano all’intervallo. (…) All’85’ però è arrivato il colpo del ko con un autogol di Kramzar sugli sviluppi di un angolo. (…)
C’è tanto da imparare da un ko che fa così male, da un sogno che si trasforma in lacrime amare (…)
FONTE: Il Romanista – L. Frenquelli