La Roma è rientrata ieri in serata da Perth via Abu Dhabi. Un volo, anzi due, non proprio agevoli per il ritorno a casa dalla spedizione in Australia, dove De Rossi e i suoi hanno sfidato e battuto il Milan in amichevole. Sei ore di ritardo a Perth che hanno scombussolato i piani di giocatori e staff e scalare alla serata il rientro a casa e l’approdo al sospirato rompete le righe (…).
Daniele De Rossi non andrà in vacanza, non subito (sta programmando una settimana con la famiglia a fine giugno). Ora c’è da fare la Roma e sono tanti i nodi da sciogliere. L’ultimo mese di stagione è stato un tracollo verticale sotto tutti i punti di vista e De Rossi ha capito che per impostare bene i prossimi tre anni servirà un lavoro ben fatto fin da subito.
Il margine di errore, complice anche il budget ridotto a causa della mancata qualificazione alla prossima e ricca Champions League, sarà davvero minimo. Ma non si tratta solo di comporre una rosa adeguata a sostenere l’impegno stagionale per due competizioni (senza dimenticare la fugace Coppa Italia, un tempo autentico fiore all’occhiello del club ma che da troppo tempo manca nelle bacheche di Trigoria).
C’è da impostare un lavoro che riparta dalla scoperta di giocatori di prospettiva, virando un po’ rispetto al triennio precedente targato Pinto e Mourinho, caratterizzato invece per lo più da calciatori da instant team. C’è da impostare un nuovo sistema di preparazione atletica: De Rossi, al suo primo ritiro estivo da allenatore, da giocatore amava andare fortissimo anche in allenamento e fin dalle prime settimane di lavoro (…).
Si lavora per una preparazione di due fasi, come anche avvenuto ultimamente con Mou: una prima parte a Trigoria, un’altra al fresco (tendenzialmente esclusa l’alta montagna italiana), dove si svolgerà il clou perché ci saranno anche i tanti nazionali sparsi per il mondo tra Euro 24 e Copa America.
De Rossi aspetta di poter passare più tempo possibile con Florent Ghisolfi, dalla cui agenda dipenderà parecchio la costruzione della rosa. In questo senso sono diverse le ufficialità attese già dalla prossima settimana. Se per il contratto di De Rossi dovrebbe essere arrivato il momento delle foto di rito, per l’approdo del dirigente francese (già ufficializzato dal club ma non ancora presentato nonostante una prima visita a Trigoria) servirà con tutta probabilità più tempo(…).
FONTE: Il Romanista – G. Fasan