“Qui alla Roma nessuno è più importante della Roma, questo è un concetto importante”. Parole di un capitano, di una leggenda. Parole dell’attuale allenatore della Roma che alla vigilia della prima di campionato cerca di gettare acqua sul fuoco per spegnere le fiamme attorno alla vicenda Dybala, con un concetto chiaro, alla base di ogni club che si rispetti. Conta solo la Roma, e nient’altro.
Questa sera all’Unipol Domus (fischio d’inizio ore 20.45, diretta Dazn) i giallorossi fanno visita al Cagliari per l’esordio stagionale. Ma in città della partita si parla poco, e De Rossi (unico esponente della società ad esprimersi sulla vicenda fino ad oggi) ha provato a minimizzare con un velo di resa di chi probabilmente ormai si è arreso a lasciare andare uno dei gioielli della squadra.
“Altri giocatori hanno delle situazioni aperte di mercato, Dybala viene con noi, non ci sono problemi, è convocato. Io quello che dovevo dire l’ho detto alla società e l’ho detto a Paulo. Sono sempre pre- sente con i miei giocatori, quello che dovevo dire l’ho detto a chi lo dovevo dire e sicuramente anche alla società“.
La situazione è delicata e l’annuncio di una convocazione non basta per glissare. Il tecnico cerca di guardare avanti trattando con “delicatezza” (questo il termine scelto da DDR) l’argomento che sta devastando l’umore dei tifosi. “Niente e nessuno è più importante della Roma stessa e io non ho nessun interesse secondario, obbligo di silenzio, io voglio solo fare la squadra forte. A me una cosa interessa, la squadra forte. A volte le squadre, anche perdendo pezzi forti, si ricostruiscono e rinascono in maniera inaspettata o magari a livello tecnico grazie ai tecnici“.
Una speranza la sua, di poter avere eventualmente sostituti all’altezza di Dybala e, come aveva detto prima di partire per l’Inghilterra dei rinforzi di livello. Per il momento il tecnico appare soddisfatto dei due colpi principali: “Soulé è un giocatore dall’alto tasso di pericolosità, dobbiamo essere bravi a metterlo a suo agio. Dovbyk ha caratteristiche non tanto distanti da quelle di Lukaku. E’ un finalizzatore veloce, attacca lo stazione ha qualità nel controllo. Ha dimostrato in questi anni di essere decisivo dentro l’area“.
Ancora un paio di settimane alla fine del mercato e una rivoluzione riuscita a metà, rispetto alle premesse di inizio estate. Ma una perdita di Dybala che inevitabilmente cambierebbe il giudizio finale. Oggi l’argentino andrà in panchina, e non sembra che per lui ci possano essere chance di scendere in campo. In tutto questo da stasera i punti contano, e De Rossi, di certo, non vuole iniziare a lasciarne per strada.
FONTE: Il Tempo – L. Pes