In tribuna hanno sofferto più che in campo col dito rotto. De Rossi e Kolarov hanno guardato la partita insieme dagli spalti dell’Olimpico e ne sono usciti consapevoli di dover stringere i denti di nuovo martedì con il Cska Mosca, perché la Roma ha bisogno dei suoi leader. Oggi, ripresa a Trigoria alle 10.30, dovrebbero tornare in gruppo e testare i rispettivi piedi doloranti in vista della Champions.
Di Francesco gli chiederà di sacrificarsi, tante scelte obbligate dovute alle assenze hanno messo in difficoltà l’allenatore in primis, che ha ripiegato sul fattore gioventù, e non ha pagato. Da valutare le condizioni di Schick, alle prese con un fastidio al flessore, punto che ieri ha toccato più volte El Shaarawy, rimasto in campo fino al 90’ e martedì, senza Perotti e con un Kluivert ancora acerbo, dovrebbe toccare di nuovo a lui, a meno che Di Francesco decida di riproporre lì Pastore. Sulla trequarti Lorenzo Pellegrini è una certezza anche quando le cose vanno male: «Ko sorprendente, siamo tutti arrabbiati: avevamo voglia di vincere, e si vedeva sulle nostre facce. Ripartiamo da noi». E da un De Rossi e un Kolarov in più.