Tra le tante conferme arrivate dalla vittoria contro il Frosinone di domenica pomeriggio, ce n’è una che può far dormire sonni tranquilli a Daniele De Rossi. Mile Svilar ha dimostrato di poter essere il portiere titolare della Roma da qui alla fine della stagione.
Un’urgenza che i tifosi della Roma invocavano da settimane, dopo le tante prove negative di Rui Patricio. Diventata certezza nella serata dello Stirpe. Due interventi risolutivi su Kaio Jorge e Soulé – tali da far esclamare proprio all’argentino un “ma che parata ha fatto questo”.
Svilar si giocherà le sue chance per la prima volta da quando è nella Capitale. Arrivato nell’estate del 2022, il belga si portava dietro un’aura da predestinato maturata negli anni precedenti tra Anderlecht e Benfica. Nell’ottobre del 2017 (a 18 anni) fa il suo esordio in Champions League contro il Manchester United di Mourinho.
Proprio il portoghese a fine partita lo incorona: «Per me è davvero talentuoso. Questo ragazzo è bestiale, è un fenomeno». Fino a giugno è tutto nelle mani di Svilar. Con la speranza di aver trovato in casa il portiere del futuro. E con buona pace dei vari Falcone e Di Gregorio.
FONTE: La Repubblica