Avanti per la propria strada. Daniele De Rossi non cambia e anche a Salerno, anche se mancano ancora diversi giorni si va verso la conferma della difesa a quattro. Ieri i giallorossi si sono allenati a ranghi completi a Trigoria e sono iniziate le prove tattiche in vista del match dell’Arechi.
Il ritorno di Mancini non condiziona il cambiamento iniziato contro il Verona, e Ddr è pronto a schierare una linea composta da Karsdorp a destra, Mancini e Llorente al centro e Kristensen a sinistra vista l’assenza annunciata di Spinazzola. Per il resto, a parte il cambio obbligato tra Paredes (squalificato) e Cristante dovrebbe essere confermato lo stesso schieramento visto all’esordio del tecnico una settimana fa. Scelta obbligata quella del danese Kristensen come terzino mancino vista la nuova (vecchia) vita di Zalewski da esterno alto.
E proprio sulle ali offensive, soprattutto a destra, mancano alternative. Da quel lato ci sarà Dybala che ricoprirà una posizione più centrale in un 4-3-3 atipico nel quale in quella posizione potrebbe giocare Azmoun o, perché no, Tommaso Baldanzi. Lui assieme ad Angeliño sono i colpi “parcheggiati” da Tiago Pinto in attesa delle cessioni. Baldanzi potrebbe essere già inserito in lista Serie A (poiché classe 2003), mentre Angeliño dovrebbe attendere un’uscita. Kumbulla e Celik sono gli indiziati in difesa, mentre Belotti è l’uomo sacrificabile del reparto offensivo.
Per l’albanese la Roma tratta sulla base di un prestito secco, si sono affacciate Cremonese, Torino e Genoa, anche se il club di Juric dovrebbe virare su Lovato della Salernitana. Per Celik, invece, si aprono le porte di un ritorno in Turchia. Più complicata la cessione di Belotti che a causa dell’elevato ingaggio e della volontà di restare nella Capitale non attira proposte almeno in queste ore. Sono giorni caldi, De Rossi aspetta, spera e lavora per riportare la Roma in Champions.
FONTE: Il Tempo – L. Pes