Aperture, sondaggi e de pistaggi. Chi fa la prima mossa su Defrel, tra Roma e Sassuolo? Una, magari non la prima, ieri mattina l’ha pensata Giorgio Squinzi, pa tron del club emiliano, che a Trigoria ha fatto arrivare il seguente messaggio: ok, parliamo, il giocatore può partire. Ma nell’allegato della mail c’era anche il prezzo fissato per il francese: 25 milioni di euro è la valutazione che il Sassuolo dà del francese. Da qui si parte, non è ovviamente detto che qui si arrivi. Ma la Roma un tra guardo vuole tagliarlo, questo è certo. Perché la novità di giornata è che a Trigoria hanno escluso l’eventualità di restare così, senza acquisti a gennaio. Un rinforzo Spalletti l’avrà di sicuro, prima o dopo la partita di domenica con la Sampdoria
I GIOVANI – Magari prima, se è vero che oggi il d.s. Ricky Massara è atteso a Milano. Ma i contatti tra i due club sono quotidiani, si tratta (solo) di trovare la quadratura del cerchio. Perché la Roma non vuole arrivare a 25, ovvio: 15 milioni e l’inserimento di due giovani, questa è la piattaforma di un accordo che prevede un prestito in stile Perotti, ovvero fino al giugno 2018, e riscatto obbligatorio da parte della Roma. I nomi delle contropartite? Difficilmente nell’affare rientrerà Tumminello (il centravanti della Primavera giallorossa), che il Sassuolo pare non gradire. I profili che il club di Squinzi ha segnalato alla Roma sono quelli di Marchizza, difensore centrale della squadra di Alberto De Rossi, e dell’«altro» Pellegrini: non il Lorenzo già al Sassuolo e sul quale la Roma vanta il diritto di riacquisto, ma Luca, terzino sinistro della Primavera, andato in panchina con Spalletti proprio domenica scorsa. È assai probabile che per entrambi la Roma manterrà il riacquisto, come già accaduto per altri giocatori.
L’ASSIST – Ad esempio per il Pellegrini «grande», Lorenzo, che non farà parte della trattativa Defrel. E a dimostrazione dei buoni rapporti tra le due società va raccontata una spigolatura: al calciatore, che non ha firmato il documento privato che consente alla Roma di riprenderselo a giugno per 10 milioni di euro, il Sassuolo ha fatto sapere di voler attuare il «lodo Berardi». In soldoni: o torna alla Roma oppure, in caso di rifiuto da parte del calciatore, Pellegrini resterà al Sassuolo, senza cessioni a terze squadre. È un assist che a Trigoria raccoglieranno in estate per riportare a casa il calciatore, la prova di un asse ormai consolidato tra i due club.
ALTERNATIVA – Insomma, gli elementi per andare a dama ci sono tutti. Ma nel gioco delle parti è naturale che il Sassuolo provi a tenere alta l’asticella e la Roma si guardi intorno. Perché non manca molto alla dead line del mercato e vanno valutate anche piste alternative. L’ultima spuntata a Trigoria porta a Emanuele Giaccherini, poco utilizzato da Sarri, profilo che a Spalletti non dispiace affatto e che è stato offerto a Trigoria dall’agente. La risposta non è stata negativa. Almeno quella della Roma. È ovviamente il Napoli a irrigidirsi, per nulla convinto di voler rinforzare una diretta concorrente in classifica. Difficile che la cosa abbia un seguito, a maggior ragione alle uniche condizioni per cui la Roma sarebbe disposta a fare l’affare, ovvero in prestito. Giaccherini è in ogni caso un piano B. Mentre non sarebbe giusto definire tale un affondo per Kessie: operazione ai limiti dell’impossibile da qui a fine gennaio, ma un nome da tenere in grande considerazione nei ragionamenti a media scadenza della Roma. L’Atalanta ha offerte da mezza Europa, da Trigoria però hanno chiesto al club nerazzurro di esser messi al corrente della situazione da qui alla prossima estate, quando il giocatore lascerà Bergamo. E quando, chissà, Defrel avrà già completato la prima mezza stagione con la Roma.