Otto giorni per regalare un altro tassello a Spalletti. Altrimenti ci sarà tempo fino al 31 agosto, a prescindere dall’esito della doppia battaglia di Champions con il Porto. Dopo Vermaelen, Sabatini vorrebbe battere un nuovo colpo entro il 16. Un terzino serve come il pane, per il centrocampista si può attendere. La Roma è alla ricerca di un difensore duttile, possibilmente capace di occupare entrambe le fasce ma non è escluso che alla fine prenda due «specialisti». Tra i profili seguiti con grande interesse c’è Benjamin Pavard (SCHEDA), il jolly francese classe ’96 del Lille entrato nei radar di Sabatini da oltre un anno. Ambidestro, ha iniziato da terzino sinistro per poi giocare con più continuità al centro. Sa fare anche il mediano e costa una decina di milioni: la Roma ha allacciato i contatti con i suoi agenti, trovando un riscontro positivo, anche se non sarà facile trovare l’accordo sul cartellino per un ragazzo che piace a parecchi club in Europa. La chiave per abbassare il prezzo è la scadenza tra due stagioni del suo contratto con il Lille.
Sul taccuino di Sabatini, fra i tanti nomi, è segnato anche quello del danese Boilesen, mancino svincolato dall’Ajax e messo fuori rosa già lo scorso anno dopo aver rifiutato il rinnovo. Passando al centrocampo, le strategie ruotano attorno ai «soliti» due: Paredes in uscita e Diawara in entrata. L’altro ieri Sabatini ha incontrato di nuovo gli agenti del guineano in rotta con il Bologna, per un aggiornamento sulla situazione: l’accordo con il giocatore su un contratto quinquennale da circa un milione netto a stagione esiste da tempo, ma il Napoli aveva sorpassato i giallorossi con una proposta agli emiliani da oltre 15 milioni. Ora che il club di Aurelio De Laurentiis sembra essersi defilato, la Roma torna in pole e conta di chiudere l’operazione in prestito con obbligo di riscatto, mettendo sul tavolo anche il giovane Sadiq che si sta valorizzando a suon di gol alle Olimpiadi di Rio con la Nigeria. Ma prima deve partire Paredes, conteso da Milan, Juventus, Sampdoria e Zenit. Sull’argentino, che evidentemente non convince appieno né Spalletti né i dirigenti, si è aperta un’asta anche se per il momento pare destinato a rimanere in rosa per le prime gare ufficiali della stagione.
Intanto Vermaelen, che ha scelto la maglia numero 15, ha firmato e si è allenato con i nuovi compagni. Il belga arriva dal Barça in prestito gratuito e con diritto di riscatto (circa 12 milioni di euro il prezzo fissato) a discrezione della Roma. Per ottenere una formula così vantaggiosa il club giallorosso si è «impegnato contrattualmente» (lo scrive il Barcellona nel suo comunicato) a far giocare Vermaelen per evitare una svalutazione del ragazzo. Se la forma fisica lo assisterà, Spalletti lo considera un titolare a prescindere da qualsiasi clausola. «È un nuovo inizio per me – le prime parole da romanista del difensore al canale tematico di Trigoria – e non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida. Parlerò con Spalletti per capire come intende giocare. Conosco bene Nainggolan, è cordiale e mi sta aiutando molto. Idem Szczesny, con cui ho giocato nell’Arsenal. Totti è un mito, Dzeko è forte di testa e di piede ed è scomodo da affrontare come difensore. Nel primo anno a Barcellona ero reduce da un grave infortunio e nel secondo ho giocato un po’ di più ma davanti avevo difensori forti. Con il Porto sarà una partita fondamentale, sono fiducioso: abbiamo buone possibilità». In rosa gli farà posto Gyomber, destinato al Pescara. In partenza anche Ricci verso l’Atalanta, Torosidis piace al Malaga mentre si attendono offerte per Vainqueur e Seck.