Allarme rientrato per Artem Dovbyk, tornato affaticato dagli impegni con la nazionale e lasciato a riposo mercoledì da mister Juric. Ieri l’attaccante ucraino si è regolarmente allenato con i compagni, pronto a guidare l’attacco giallorosso contro l’Inter domenica sera.
La leggera infiammazione al ginocchio monitorata dallo staff tecnico che però non pregiudica la sua presenza all’Olimpico. Serve gestire al meglio la stanchezza dell’ultimo periodo, ammessa dallo stesso calciatore al termine della partita tra Ucraina e Repubblica Ceca: “Non mi sento benissimo, a fine partita ero molto stanco”. Da inizio stagione l’ucraino ha giocato praticamente sempre. Undici partite tra Roma e Nazionale, tutte da titolare (tranne contro l’Elfsborg).
Uno sforzo che a Trigoria dovranno gestire al meglio in vista del tour de force delle prossime tre settimane. Domenica arriva l’Inter, poi altre sei partite – tra campionato e Europa – in 21 giorni, prima della nuova sosta per le nazionali. Dovbyk è l’attaccante titolare della Roma. Indiscusso. Unico acquisto estivo che ha avuto un impatto positivo dal suo arrivo nella Capitale: 4 gol in 9 partite. E un eventuale infortunio creerebbe più di un problema a Juric che come alternativa ha il solo Shomurodov, con caratteristiche diverse dall’ucraino. O un cambio di modulo, con la reintroduzione del falso nove (di derossiana memoria).
Tutti cambiamenti, eventuali, che Juric vuole evitare. La sua Roma in questo momento ha bisogno di certezze e struttura. La prima si chiama Dovbyk, le altre sono Mancini, Ndicka e Angeliño. La difesa che ha in testa l’allenatore croato è questa. Almeno per adesso. Con buona pace del “vacanziero” Hummels, che ha già ammesso come la sua chance arriverà “non contro l’Inter, ma giocherò sicuramente giovedì sera contro la Dinamo Kiev”.
E Hermoso, che nelle poche uscite con la maglia giallorossa non ha convinto. Il centrale ivoriano è il leader difensivo designato da Juric. L’allenatore è convinto di avere a disposizione un profilo ancora da plasmare e migliorare, portandolo ad altissimi livelli.
Un po’ come avvenuto nelle stagioni precedenti con Bremer e Buongiorno a Torino, entrambi esplosi sotto la gestione Juric. Per Ndicka è in atto lo stesso percorso. Su Angeliño c’è un innamoramento tecnico assimilabile a quello per Le Fée. Lo spagnolo è il titolare della zona sinistra della difesa giallorossa. Secondo regista all’occorrente e spalla ideale sulla fascia mancina. Non è un caso i due difensori siano al primo e secondo posto come numero di passaggi riusciti a partita (71 e 69,1) e lo stesso ivoriano sia leader della percentuale di passaggi (95,4). Contro l’Inter sarà però fondamentale anche la fase senza palla, per fermare Marcus Thuram, capocannoniere del campionato e Lautaro, che si è sbloccato contro il Torino.
FONTE: La Repubblica – M. Juric