(…) D’altronde, questo è il ruolo del bomber: fare gol. Dovbyk sa farlo bene, malgrado qualche inciampo, e sta imparando a gestire anche il gioco. Un lavoro sporco ma essenziale, per dar fiato al gruppo e permettergli di avere un perno su cui appoggiarsi. Per centrare una qualificazione in Europa, con la Champions abbastanza difficile da raggiungere, serve anche lui. Mancano ormai quattro big match, con Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan; dopodiché, la sfida conclusiva in casa del Torino.
Tutte squadre a cui Dovbyk non ha potuto, per un motivo o per l’altro, far male direttamente nel corso del girone d’andata in campionato. Adesso è il suo momento, per concludere bene una stagione dai mille ostacoli. E, magari, salire a quota 20 centri stagionali. Per gloria personale e per dare l’ultima spinta alla Roma. In attesa di capire che cosa riserverà il futuro.
FONTE: Il Romanista – S. Carloni











