Il futuro di Artem Dovbyk è tutto da scrivere. Arrivato tra grandi aspettative, l’ucraino fatica a imporsi e sembra sempre più un corpo estraneo alla Roma. Non sa giocare con i compagni, appare timoroso nel ricevere il pallone, perde quasi tutti i duelli fisici e manca del cinismo necessario a un vero finalizzatore.
Ranieri gli ha spesso preferito Shomurodov, scelta che evidenzia la poca fiducia nel centravanti. Il problema è il sistema di gioco o i suoi limiti? Difficile crederlo, visto che con tre allenatori diversi il rendimento non è mai decollato. La Roma, che ha investito pesantemente su di lui, dovrà presto decidere se insistere o cercare una soluzione sul mercato.
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Ferretti