È il momento degli indizi ma anche l’ora delle prove. Artem Dovbyk è molto, molto vicino alla Roma. In serata, dopo l’amichevole con il Tolosa, da Trigoria sono arrivate le prime conferme, accompagnate dai sorrisi più maliziosi. Ci siamo davvero. L’ultima offerta al Girona si aggira intorno al 32 milioni. È poco distante dalla richiesta, o meglio dalla clausola che libererebbe il centravanti in automatico a quota 40. Non ci dovrebbero più essere sorprese dentro a un affare che una settimana fa sembrava impossibile e che invece si sta realizzando.
Dovbyk ha scelto la Roma e lo sta dimostrando, direttamente e indirettamente: 1) È rimasto in panchina nell’amichevole che il Girona ha pareggiato ieri pomeriggio contro l’Espanyol; 2) il suo agente ha cominciato a seguire sui social media Lina Souloukou e Florent Ghisolfi, i suoi interlocutori nella trattativa che ha composto nella notte tra giovedì e venerdì un accordo di quattro anni da circa 3,5 milioni netti. La Roma sta piano piano convincendo la società catalana a vendere il suo centravanti. Arrivare alla clausola per i Friedkin non è pensabile. Bisogna raggiungere un accordo che convenga a tutti.
Il suo arrivo chiude spazio a Tammy Abraham, che ieri ha giocato i primi minuti in amichevole dopo l’infortunio di inizio preparazione. La Roma ha chiesto a chiunque l’abbia avvicinato un indennizzo da 25 milioni. Niente prestiti, niente sconti. Al momento i sondaggi non sono stati accompagnati da offerte concrete. Si vedrà più avanti.
La coppia Souloukou-Ghisolfi è pronta a regalare almeno un altro paio di calciatori a De Rossi, per raggiungere e forse superare quota 100 nelle spese sui cartellini: terzino destro e attaccante esterno. Non si può dire che i Friedkin quest’anno abbiano giocato al risparmio.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida