Più che guadagnarsi la maglia da titolare che indosserà a Glasgow, se la ritroverà addosso per mancanza di alternative. Fuori Ferguson, fuori Dybala, e fuori anche Baldanzi (non inserito in lista), a disposizione di Gasperini restano Soulé, Bailey e lui. L’ennesima occasione per Artem Dovbyk, chiamato a non sprecarla per conquistare la Roma e quella fi ducia indispensabile a dare una svolta alla sua avventura in giallorosso. Prima i Rangers, poi l’Udinese: due prove decisive per brillare e convincere Gasperini prima della nuova sosta delle Nazionali, (…).
L’obiettivo dell’attaccante è chiaro: raggiungere la doppia cifra di gol in giallorosso già nelle prossime due gare. Due stagioni fa gli bastarono 15 partite col Girona per arrivare a quota venti; a Roma, invece, è ancora fermo a 19 reti in 57 presenze. Un bottino magro, ben al di sotto delle aspettative, soprattutto considerando i 40 milioni investiti dal club per portarlo nella Capitale due estati fa. Gasperini, però, continua a credere fermamente nella sua rinascita. Per questo ha chiesto anche ai compagni di aiutarlo non solo in campo ma pure nello spogliatoio. Il riscatto, infatti, (…), dove lo staff tecnico sta insistendo molto sull’aspetto atletico.
L’obiettivo è restituirgli brillantezza, renderlo più scattante e dinamico, capace non solo di tenere palla e lottare a sportellate, ma anche di muoversi con agilità nello stretto. Al lavoro fisico si affianca quello mentale: Gasperini pretende un centravanti più “famelico”, aggressivo nei contrasti, vivo e reattivo per tutti i novanta minuti. Emblematica la sua esultanza contro il Parma, dopo un gol bellissimo e pesante: un attimo di esitazione prima di festeggiare, quasi a confermare quanto il peso delle aspettative continui a gravargli addosso. «Gasperini e i compagni mi stanno aiutando molto – ha ammesso Dovbyk dopo la gara –. Devo continuare a lavorare, ad allenarmi e a cercare di fare gol per ritrovare fiducia».
Il supporto della squadra sarà dunque determinante per farlo rendere al meglio. Tatticamente, Gasperini sta cercando di metterlo nelle condizioni ideali, lavorando molto sugli esterni per offrirgli più palloni giocabili in area, come si è visto nelle ultime gare, a partire da quella contro la Fiorentina. Al tempo stesso, chiede più profondità, più fantasia. Nelle prossime due partite saranno Soulé e Pellegrini ad avere le chiavi del reparto offensivo: toccherà a loro alimentare Dovbyk, metterlo in condizione di segnare (…).
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











