Fuori un centravanti, dentro un esterno. Fuori un uomo d’area, dentro un ragazzo che a malapena ha visto il campo in questa stagione. Ecco allora che il cambio fatto da Ranieri dopo l’intervallo diventa sempre più un segnale per il mercato: serve un’altra punta, serve un altro giocatore che la butti dentro quando Dovbyk si prende i suoi momenti di solitudine. Il cambio tra il centravanti ucraino e Soulé alimenta naturalmente il dibattito sul lavoro che il diesse Ghisolfi dovrà svolgere in questi ultimi giorni di mercato.
Un solo tiro in porta dell’ex Girona contro l’AZ, nel primo tempo e fuori dall’area di rigore: un destro moscio raccolto senza difficoltà dal portiere degli olandesi. Poi poco altro, anzi niente. Sicuramente positivi sono arrivati sicuramente da Soulé, pimpante ed efficace nel verticalizzare (ma mai pericoloso con tiri in porta), meno invece da Dovbyk che ha segnato 11 gol in questa stagione ma mai con continuità.
E Shomurodov? Ranieri non lo considera all’altezza, come prima di lui Mourinho, De Rossi e Juric. Ieri altri novanta minuti in panchina, anche per evitare infortuni che possano compromettere un suo trasferimento al Venezia o all’Empoli.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi