In meno di tre mesi sulla panchina della Roma, De Rossi è riuscito a rilanciare le ambizioni giallorosse, impantanate nei limiti di una prima parte di stagione ben al di sotto delle aspettative. Stasera affronta forse l’ostacolo più grande, con l’andata dei quarti di finale di Europa League contro il Milan, a San Siro.
(…) ma da sei anni a questa parte la Roma e i suoi tifosi si sono abituati a bellissimi sogni europei e c’è la voglia di rimandare la sveglia ancora di un po’. Per raggiungere quella che sarebbe la quarta semifinale europea consecutiva però, la Roma già stasera dovrà provare ad invertire due trend pericolosi che, se rispettati, potrebbero complicare ancor di più le cose in ottica qualificazione.
Il primo riguarda il rendimento in trasferta nelle coppe europee. Nonostante i risultati appena ricordati, infatti, la Roma ha costruito le sue fortune all’Olimpico, riuscendo ad ottenere una sola fuori casa nella fase ad eliminazione diretta negli ultimi tre anni – quella per 1 a 0 contro il Vitesse, negli ottavi di Conference, del 10 marzo 2022. Per il resto solo pareggi e sconfitte, per lo più insignificanti visti gli esiti delle doppie sfide, (…)
Il secondo trend negativo riguarda proprio gli avversari di turno. Negli ultimi 13 confronti assoluti, infatti, la Roma è riuscita a battere il Milan soltanto in un’occasione, per 2 a 1 all’Olimpico, nel primo anno con Fonseca allenatore. Per risalire ad una vittoria a San Siro contro i rossoneri bisogna addirittura arrivare al primo ottobre del 2017, con i gol di Dzeko e Florenzi, oggi avversario, a sancire il 2 a 0 per noi.
Il rendimento esterno, europeo o meno, è sempre stato un limite della Roma degli ultimi due anni, ma da quando è arrivato DDR in Serie A sono arrivati 5 risultati utili in altrettante gare fuori casa. L’augurio è che la “finta” trasferta europea di quest’oggi possa aiutare a sbloccarsi anche in coppa.
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi