A volte i sogni diventano realtà. E se dopo quel “no” all’Arabia di Dybala del 22 agosto i tifosi della Roma hanno cominciato a immaginare il tandem offensivo composto dall’argentino e dal neo acquisto Dovbyk, nel freddo dicembre che ha chiuso il 2024 qualche sprazzo d’intesa è arrivato.
Tre gol a testa nelle ultime tre uscite e assist a vicenda per aumentare la qualità offensiva della Roma e trovare nuove soluzioni utili a segnare di più. Entrambi sono a quota cinque reti in campionato, anche se l’ucraino nel suo bottino ha anche una doppietta in Coppa Italia e due gol in Europa che portano a nove il totale delle realizzazioni con la maglia giallorossa. Ad un passo dalla doppia cifra prima di metà della stagione. Non male per un attaccante all’esordio in Italia e capitato nell’annata peggiore degli ultimi cinquant’anni della storia della Roma, circa.
Il biglietto da visita non era certo male: capocannoniere della scorsa Liga con il Girona e quasi quaranta milioni messi sul piatto dai Friedkin per strapparlo in estate alla concorrenza dell’Atletico Madrid. Un inizio non esaltante seguito da un mese da protagonista tra settembre e ottobre, poi il nuovo calo con una sola rete tra fine ottobre e metà dicembre per poi sbloccarsi prima di Natale, rigenerato anche lui dalla cura Ranieri. “Deve essere più cattivo ma anche la squadra deve servirlo in modo diverso” aveva detto il tecnico appena arrivato. E così è stato.
Sir Claudio ha lavorato sulla maggiore profondità e verticalità della squadra, ma soprattutto ha rimotivato Dybala, l’altro grande assente della prima parte di stagione che nelle ultime settimane ha ricominciato a viaggiare sui ritmi a cui ha abituato tutti da quando è arrivato in Italia. Giocano l’uno per l’altro, si cercano e si muovono in funzione della squadra e di fare gol.
Il destro volante dell’argentino a San Siro, che ha consentito ai giallorossi di strappare un punto al Milan, è l’emblema della coppia d’attacco finalmente decisiva: Dovbyk detta la profondità togliendo la marcatura a Dybala e lo serve con una splendida sponda di tacco.
Un’azione spettacolare che proietta i due attaccanti al derby, pronti ancora una volta a trascinare la Roma nel primo match dell’anno. L’unico dubbio, per ora, riguarda il modulo e la presenza o meno di un attaccante in più come El Shaarawy al posto di Pisilli.
Ieri nella seduta a porte aperte l’ex Girona ha lavorato in palestra per una gestione programmata e precauzionale, volta ad averlo nelle migliori condizioni per l’appuntamento di domenica all’Olimpico contro la Lazio. Una serata da non sbagliare per ripartire col piede giusto. Serata dove a Ranieri mancherà ancora Cristante, presente ieri ma ancora vistosamente zoppicante. L’obiettivo resta il match col Genoa del 17 gennaio.
FONTE: Il Tempo – L. Pes
