Paulo Dybala, la Roma, l’Adidas, la maglia numero 10 e Francesco Totti: è bastata una foto pubblicata ieri dalla società giallorossa, corredata da un like dell’argentino, a far impazzire i tifosi. Tra chi darebbe immediatamente la “10” a Dybala e chi, invece, non ne vuole sapere, è chiaro che l’immagine scelta dalla Roma per ricordare le maglie del passato possa aver dato adito a sogni, speculazioni, riflessioni e chi più ne ha più ne metta.
Dybala è a Ibiza, come svelato ieri da Di Maria su Instagram. Si sta godendo gli ultimi giorni di riposo prima di tornare a Trigoria dove, inevitabilmente, i suoi agenti incontreranno Tiago Pinto per parlare del rinnovo. Anche perché Dybala non ha intenzione di prendere la numero 10. Ama il 21, lo amava anche alla Juventus ma poi fece una scelta diversa perché credeva di legarsi per sempre ai colori bianconeri.
Oggi Dybala ragiona in un altro modo: potrebbe chiudere la carriera a Roma, ma potrebbe anche andare via a breve, che sia in questa estate (molto difficile) o la prossima. Per questo prendere un numero che per i romanisti, e per la Roma tutta, rappresenta qualcosa che va oltre il calcio, non è nei suoi piani. Ha troppo rispetto per la storia di quella maglia, Dybala, per prenderla con facilità.
E la Roma? Anche a Trigoria sanno bene il peso della maglietta più importante di tutti e sanno che il piano commerciale non può sovrapporsi a quello sportivo. Lanciare la nuova maglia Adidas (che ha commentato la foto del club con le emoticon degli occhi meravigliati) con il numero 10 di Dybala sarebbe un boom pazzesco, ma nessuno vuole correre troppo. L’accordo con il brand tedesco durerà almeno cinque anni, la nuova divisa sarà presentata nelle prossime 48 ore, in futuro nessuno esclude che ci potrà essere una maglia numero 10 in campo (Pellegrini?), ma non è questo il momento.
FONTE: Il Corriere dello Sport