Solo belle notizie per Paulo Dybala: l’Argentina l’ha inserito tra i preconvocati dopo un anno e ora lui spera di partecipare alla sessione di qualificazioni mondiali di marzo contro Brasile e Uruguay. Per uno legato alla nazionale come Dybala è l’iniezione di fiducia finale all’interno di un periodo in cui, in campo, si sente bene come non gli capitava da tempo. Ed è per questo che a CBS dice: «Un trofeo quest’anno? Speriamo, speriamo.
All’interno del gruppo ci sono serenità e tranquillità ma ora entriamo nella parte calda dell’anno, quella più bella. Tutto quello che abbiamo fatto non servirà a niente se non continuiamo a giocare o a fare risultati come stiamo facendo». Dybala è il leader della Roma: anche se segna un po’ meno la sua presenza è determinante. (…)
E poi, ancora: è il personaggio più mediatico della Roma (sono in arrivo altre interviste a media stranieri nelle prossime settimane), le sue maglie sono per distacco sulle altre le più vendute, la presenza alla sfilata di Fendi è finita sui media di mezzo mondo. E in Argentina l’attesa è alle stelle anche per il nuovo singolo di sua moglie, Oriana Sabatini.
Un periodo d’oro e il merito è anche di quel signore che siede in panchina e sembra capirlo, e valorizzarlo, come pochi. «Ranieri – ammette Dybala – è tanto allenatore ma anche tanto psicologo. Lui è fortissimo da quel punto di vista, capisce le situazioni e i giocatori, sa gestire bene lo spogliatoio e questo fa la differenza. Ha portato serenità e questo fa sì che ora tutto sia diverso rispetto all’inizio dell’anno».
Non sono stati mesi facili quelli a cavallo tra l’estate e l’autunno: la toccata e fuga per il matrimonio in Argentina, il mercato, l’Arabia, le assurde panchine, la rivoluzione della Roma con l’addio di De Rossi e l’arrivo di Juric che, pur conoscendolo da sempre, gli chiedeva un assurdo lavoro a tutto campo. (…)
Ranieri ha rimesso le cose a posto e Paulo lo sta ripagando con prestazioni straordinarie anche a costo di uscire dal campo con i crampi, come successo contro il Como. La sensazione è che l’argentino giocherà le due partite contro il Bilbao per poi riposare a Empoli e con il Cagliari perché adesso ogni sfida diventa decisiva e, anche se la rincorsa in campionato piace a tutti, è nelle notti europee che la Roma e i romanisti si esaltano davvero.
Dybala lo ha sempre detto: «Voglio andarmene da qui, quando sarà, con un trofeo». Lo ha sfiorato a Budapest, sogna di riprovarci quest’anno. Difficile, difficilissimo. Ma se continuerà ad avere questa condizione per la Roma non è vietato sognare. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – C. Zucchelli