Il più bravo, il più amato, il più problematico. La tempesta perfetta che ha investito la Roma nella stagione 2024-2025 è cominciata e (per ora) finita con Paulo Dybala. Si parte dalla costruzione di una squadra che non prevede più la Joya, troppo fragile nel fisico e costoso nei bilanci. De Rossi è convinto che il 4-3-3 sia il modulo migliore e tre acquisti sono perfetti per quel modulo: Dovbyk, Koné e Soulé.
Dybala è destinato alla Saudi League, l’Al-Qadsiah gli offre un triennale che tra fisso e facili bonus arriva a 75 milioni di euro. L’argentino non è del tutto convinto, teme di perdere la Nazionale giocando un campionato minore. La moglie Oriana è contraria. La trattativa si arena a un passo dal sì definitivo. I sauditi offrono 2.51, Roma vuole la clausola rescissoria ma devono essere i giallorossi a pagare le commissioni ai procuratori. La Ceo Souloukou non capisce o fa finta di non capire. Il trasferimento salta e, in pratica, salta anche il suo rapporto di fiducia con i Friedkin. La decisione di Dybala ribalta il mercato.
Un rendimento molto al di sotto dello sperato. La vigilia di Roma-Bologna è infiammata dalle dichiarazioni di Juric in conferenza stampa: «Dybala non gioca. Ha un dolorino, non un vero infortunio, ma visti i tanti infortuni del passato non se la sente». Dybala pensava di fare il provino decisivo più tardi, nella seduta pomeridiana. Il suo staff chiede chiarimenti alla Roma, ma la Joya non entra tra i convocati. Vede in tribuna l’ultima di Juric. game over. Per ora. Ma a gennaio?
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri