Un’ode, una lode. In sintesi una supplica: Paulo pensaci tu. Quando si parla di Dybala, gli occhiali di Claudio Ranieri si accendono di passione. Cosa puoi consigliare a un calciatore così prima di Roma-Athletic? “Posso dirgli di divertirsi come sta facendo adesso. Paulo è un campione che vede cose diverse dagli altri. Non potrei mai vincolarlo, anche se un minimo di lavoro difensivo è necessario. Gli altri devono correre per aiutarlo a entrare in partita, lui deve fare la differenza. Lo sa e gli piace”.
È il compito dei fuoriclasse e dei leader: Dybala in questo periodo sta dimostrando di essere l’uno e l’altro (anche) grazie all’allenatore che l’ha rigenerato, fisicamente e psicologicamente. Dopo i novanta minuti più recuperi giocati contro il Como, sarà titolare anche contro l’Athletic quattro giorni dopo.
Riposerà domenica a Empoli, secondo i programmi stabiliti con i preparatori. I tifosi lo ricordano devastante in quei cinque minuti contro il Porto, quando ribaltò da solo il risultato con una doppietta, ma anche per le cinque ammonizioni strappate domenica scorsa al Como, pure decisive nel creare la superiorità numerica.
Soprattutto se gioca all’Olimpico, Dybala è ormai mente e braccio del cammino della Roma. Pensate che ha segnato 42 gol nella Roma, 11 dei quali all’Olimpico. E in Europa League tende a inquadrare l’obiettivo, cioè andare fino in fondo, quando le partite diventano a eliminazione diretta: è intorno alla primavera che sbocciano i fiori più belli.
Paulo nel 2023 segnò la rete decisiva al Salisburgo nei sedicesimi, il gol dei supplementari contro il Feyenoord e quello della maledetta finale a Budapest. L’anno scorso si è sbloccato contro il Brighton negli ottavi per poi ripetersi nel quarto di ritorno con il Milan. I grandi poteri gli ispirano grandi responsabilità nei momenti in cui le situazioni lo obbligano a tirar fuori il meglio. Come può succedere stasera.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
