Una tifoseria in festa. Ma di più: in delirio. La larga fetta romanista della città si è addormentata con il sorriso e cullata dai sogni di gloria, dopo aver saputo che Paulo Dybala non si sarebbe trasferito all’Al-Qadsiah e, anzi, avrebbe continuato a giocare nella, e per, la Roma. Forse il destino, per una volta, ha tifato per la Roma. Così l’immagine che resta a galleggiare sulla superficie delle emozioni è il gruppo di ragazzi, alcuni poco più che bambini, che giovedì sera si è radunato sotto la casa di Dybala, all’Infernetto, per festeggiare la sua permanenza a Roma.
Mai si sarebbe potuto immaginare che un rifiuto potesse suscitare un simile fiume di allegria. Tanto che, ieri, molti hanno avanzato l’ipotesi di dare a Dybala la numero 10 della Roma, la maglia che è stata, e per sempre sarà, di Francesco Totti. Anche la politica si è unita al coro di congratulazioni per Dybala: da Giuseppe Conte a Matteo Salvini, dal Pd alla Lega, tutti hanno elogiato la decisione del campione argentino di rinunciare a un ingaggio di 75 milioni di euro.
E, intanto, Dybala si è allenato con i compagni in mattinata e, insieme a Leandro Paredes, si è ritrovato a Trigoria in palestra nel pomeriggio. E, domani sera, lo stadio Olimpico canterà il proprio amore per Paulo, il campione ritrovato – con il cuore giallo e rosso, e colmo di gratitudine.
FONTE: Il Messaggero