È un circolo ristretto, quasi carbonaro rispetto a quello delle playstation, ma i calciatori scacchisti sono una squadra in crescita. Che con i ritiri estivi alle porte può ingrandirsi. La stella indiscussa è Dybala, campione provinciale a Cordoba a 18 anni: quando le sfide a livello nazionale sono entrate in competizione con il calcio, la Joya ha mollato, ma è ancora competitivo.
Anche perché gli scacchi non sono solo una distrazione o una forma di relax, ma rappresentano uno stimolo mentale utile anche sul campo: per la concentrazione che richiedono, ma anche per la capacità di scegliere la strategia e i tempi giusti.
Ne è convinto Alexander-Arnold, esterno del Liverpool e dell’Inghilterra, considerato tra i migliori scacchisti coi tacchetti: ha sfidato in esibizione anche Magnus Carlsen, campione del mondo dal 2013 a quest’anno e allievo di Simen Agdestein, un ex attaccante che ha pur sempre giocato 8 volte nella Norvegia a fine 80.
FONTE: Il Corriere della Sera – P. Tomaselli
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