Non è il momento di pensare a futuro sulla panchina giallorossa, nonostante le parole confortanti del CEO giallorosso Berardi di due giorni fa: “Non ho scambiato nessuna parola con lui. Ha detto che rimarrò? È una sua intuizione”. Secco, senza possibilità di fraintendimenti. “L’ultima cosa a cui penso in questo momento è il mio futuro. È una partita da dentro o fuori. Il futuro è oggi”. E si chiama Salisburgo.
Quello che dovrà fare obbligatoriamente la Roma. Vincere con due gol di scarto. “I ragazzi vogliono passare il turno, non ho dubbi che arriveremo con l’atteggiamento giusto. Anche perché questa squadra dà sempre il massimo. Gli occhi saranno quelli di chi vuole fare bene”. Probabilmente ancora tumefatto, ma anche l’occhio di Abraham è pronto a giocare. L’attaccante inglese si è allenato con il gruppo durante la rifinitura, grazie ad una mascherina speciale. Lui e Dybala saranno convocati.
Conferma dall’inizio per Pellegrini e Abraham con Dybala inizialmente in panchina, pronto subentrare in caso di necessità. Carta a sorpresa Wijnaldum, ormai in lizza per un posto da titolare:“Sta migliorando, lo vediamo ogni giorno in allenamento. Contro il Verona ha fatto vedere che l’intensità sta aumentando: è un’opzione per giocare dall’inizio, non solo per pochi minuti”. Difficile questa sera, molto più probabile a Cremona.
Mourinho è tornato anche sulle critiche ai tifosi della Roma: “Siamo abituati ad una curva calda, che ci ha dato tanto l’anno scorso. Soprattutto nelle partite contro Bodo, Leicester e Vitesse. Hanno giocato con noi e se possono farlo di nuovo questo aiuterà l’intensità della squa-dra. Che Olimpico mi aspetto? Sarà lo stadio che vogliono i tifosi e che noi saremo capaci di fare. Perché l’ambiente aiuta tanto la squadra”.
Insieme a Mourinho ha parlato anche Gianluca Mancini: “Questa estate mi sono guardato allo specchio dopo il finale di stagione e ho deciso di lavorare su me stesso per togliere qualche difetto. I cartellini gialli mi avevano fatto saltare troppe partite, a volte erano davvero stupidi”. Così come Smalling, il baluardo della difesa romanista: “Lavorare insieme da così tanto tempo aiuta a capirci con uno sguardo”. Lo stesso che vuole continuare a dargli anche la prossima stagione: “Spero e penso che resti”.
FONTE: La Repubblica – G. Cardone / M. Juric