Falso nove. Oppure finto nove. E, per darsi un contegno d’oltreconfine, anche falso nueve. Non ci facciamo mai mancare nulla, quando si tratta di strapazzare il buongusto. Oltre che la lingua italiana. Troppo complicato parlare di centravanti di manovra o di movimento? Troppo antico, forse. Meglio mischiare l’italiano con lo spagnolo per rendere più attraente il concetto. Vamos. O forse per dare l’impressione, chissà per quale trafficato percorso mentale, di saperne veramente tanto di pallone. Ops, di calcio. Ma, poi, finto o falso che sia, ‘sto nove (o nuoeve disculpe) non vi dà l’idea di qualcosa di fasullo, di bugiardo, di ingannevole, di contraffatto, di falsificato, di truccato?
Come se il falso (finto) 9 fosse il pezzotto del centravanti originale. Un po’ triste e pure illegale, o no? E, allargando il discorso, perché esiste il falso 9 e non il falso 1? Tu che mestiere fai? Il mediano. Bene, oggi ci servi in porta come finto uno. Ve la immaginate questa scena? Non vi viene da ridere? Quando invece si tratta di 9, e di falso 9, tutto è serio, tutto va bene, tutto è ammesso, tutto è credibile. Al punto che, parlando di Roma, spesso nelle ultime settimane si è detto/scritto/raccontato che Dybala potrebbe giocare da falso (finto) nove.
Già solo il fatto che a uno come Dybala venga accostato l’aggettivo finto (o falso) fa venire l’orticaria; ma che cosa dovrebbe fare uno che non è un centravanti ma che per esigenze di patria o per invenzione tattica dell’allenatore deve fare il centravanti? Risposta elementare: aiutare la propria squadra a vincere la partita. Come un centravanti vero. Cioè, deve fare tutto tranne che il centravanti finto. Meno che mai falso. Muy facil, verdad.
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Ferretti