Per uno che in carriera ha segnato 153 reti, un gol in allenamento può passare in sordina. Non quello di ieri (inserimento in mezzo all’area e mancino a girare sul palo sinistro di Svilar), il primo in giallorosso di Dybala, al quale è seguito l’urlo di Mourinho: “Bene Paulo!”. I due formano ormai coppia fissa. José non lo lascia mai un attimo solo. Prima dell’inizio della seduta lo ha preso da parte e ci parlato per quasi due minuti.
Poi lo ha seguito quando si allenava insieme a Karsdorp e Celik, per continuare ad osservarlo negli esercizi sul possesso-palla in transizione. E quando c’è stato da dare i fratini per la partitella, a lui è stato riservato quello del jolly. Nove contro nove con la Joya a fare il suggeritore per entrambe le squadre, a seconda di chi avesse il pallone in quel momento.
Più che un’indicazione tattica (ha praticamente giocato nel ruolo di trequartista) è sembrata una scelta per accelerare il processo di forma. L’argentino ha bisogno di prendere il ritmo e in quella posizione ha terminato la seduta esausto. Al triplice fischio di Nuno Santos, nell’inedita veste di arbitro, si è lasciato cadere sul prato dell’Estadio Municipal di Albufeira.
Si è tolto gli scarpini ed è rimasto almeno una decina di minuti con i piedi scalzi sul manto erboso. Poi, prima di rientrare, ha effettuato un po’ di stretching con un preparatore dello staff giallorosso non sottraendosi ad una foto con un bambino molto emozionato.
Ormai il ritiro è agli sgoccioli. Due giorni e la Roma farà ritorno in Italia. Domani, però, c’è il match contro il Nizza.Che oltre a fornire spunti sulla condizione atletica e tattica della squadra (a proposito: ieri Zaniolo, Pellegrini, Abraham e Spinazzola hanno effettuato lavoro di scarico) dovrebbe regalare il debutto di Dybala con la maglia della Roma. L’idea di Mourinho è quella di fargli disputare almeno 10-15 minuti, senza forzare.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
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