La strada è ancora lunga ma per percorrerla tutta c’è una certezza: bisogna passare due volte per Bilbao. Di sicuro stasera, alle 18.45, quando la Roma cercherà di difendere contro l’Athletic il gol di vantaggio conquistato all’andata con il 2-1 segnato da Shomurodov al 93’. Poi, nei sogni, il 21 maggio nella finalissima di Europa League che si giocherà proprio al San Mames, la cattedrale di quella che è la vera e propria nazionale dei Paesi Baschi.
Per arrivarci servono la miglior Roma e il miglior Dybala, a caccia anche del gol numero 200 in carriera. La Joya vuole prendersi la rivincita sulla finale di Budapest: “Quella partita, purtroppo, ha lasciato un sapore molto amaro. Soprattutto a me. Eravamo vicini a vincere un trofeo così importante. Logico ripensarci, però manca ancora troppo alla finale e l’attenzione deve essere sulla partita che viene, anche se c’è il desiderio di tornare a giocare in questo stadio“.
Il feeling con la città e con la tifoseria sarà una spinta in più: “Lo dico sempre: dal primo giorno i tifosi della Roma mi hanno fatto sentire come se fossi qui da sempre. Ho il dovere di dover ridare loro qualcosa e il desiderio più grande è poter regalare un trofeo“.
Claudio Ranieri è come al solito molto pragmatico: “Se entriamo in campo con il pensiero del pareggio, la perdiamo. Dobbiamo fare la nostra partita, come siamo abituati: attacchiamo e difendiamo in 11, conosciamo i nostri pregi da esaltare e i difetti da nascondere. Chiedo sempre ai ragazzi di cancellare la partita precedente, acqua passata non macina più. Ragiono così, una partita alla volta, chiedendo il massimo a me e alla squadra“.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri