È gioia, o Joya. Tanto la lingua del pallone è internazionale. E lui traduce ogni cosa in maniera sublime e comprensibile. L’assist per il gol di Lukaku e il gol su punizione sono due chicche lasciate in Brianza. Come se ci fosse bisogno ancora di conferme del suo talento. Poi la sostituzione, perché giovedì all’Olimpico arriva il Brighton di Roberto De Zerbi e bisognerà esserci pienamente per continuare anche quella rincorsa. Ieri in tribuna c’era anche Walter Samuel, osservatore per conto di Lionel Scaloni in vista dei prossimi impegni della nazionale argentina. Convocato, sarà del gruppo. E i tifosi dell’Albiceleste si gustano il numero 21 della Roma.
La punizione che ha di fatto chiuso l’incontro con il Monza è una perla che mancava da quattro anni nella sua collezione. L’ultima volta era il 16 febbraio 2020, Juventus-Brescia. Tredicesimo gol stagionale, a cinque dalla scorsa stagione (18 reti complessive). Ma la media è già superiore rispetto alla campagna precedente (0,5 contro 0,47). Sui social sono arrivate le sue parole dopo la vittoria di Monza: “Una MAGICA serata! Orgoglioso del lavoro di squadra. Daje Roma”. Perché Paulo è anche Paolo, Paolino per gli amici. Roma gli è dentro, la Roma gli è sulla pelle.
Tra lui e Lukaku la Roma può tornare ad avere un attacco da doppia cifra. Era dai tempi di Edin Dzeko e Momo Salah che non accadeva di avere due attaccanti in doppia cifra. Era il 2016-17 quando i due avevano tagliato il traguardo. E questa stagione ancora non è conclusa. “Siamo contenti della sua attitudine quotidiana, gli piace lavorare e sostiene sempre i compagni, è un esempio ma dovrei dirlo di tutti. Lui sta mettendo in campo anche tutto il suo talento che è qualcosa di diverso rispetto agli altri” ha commentato l’allenatore della Roma alla fine della partita.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Brega