Nella corsa alla prossima Champions, il gioco delle coppie penalizza Fonseca. Il tecnico, nelle squadre che si contendono i primi quattro posti, ha il tandem di centravanti che nel 2019, tra campionato e coppe, ha segnato meno. Se Dzeko ha comunque chiuso l’anno con un rispettabile +17, Kalinic s’è limitato ad una sola rete, quella del 16 gennaio in Coppa del Re contro il Girona.
Il totale dei centravanti giallorossi è dunque 18. Poco, troppo poco considerando che il Napoli, molto attardato in classifica ma pronto a risalire, viaggia al doppio della velocità (36 centri: Milik 19 e Mertens 17) come la Juventus (Ronaldo 25 e Higuain 11). La Lazio è a quota 39 (Immobile 27, Caicedo 12), l’Atalanta vola a 43 (Zapata 23, Muriel 20) con l’Inter che chiude prima (44) con l’accoppiata Lukaku (22) – Martinez (22).
In questi conteggi manca il Cagliari che dopo l’exploit iniziale ha già lasciato intendere come sia destinato a perdere posizioni nel proseguo del campionato. Ma a voler esser pignoli, anche il duo dei centravanti sardi ha fatto meglio dei due giallorossi: Simeone ha chiuso l’anno a 14 reti, Pavoletti – fermo da mesi per la rottura del crociato – a 10. Il totale fa 24, +6 rispetto al tandem balcanico Dzeko-Kalinic.
In questa analisi si potrebbe obiettare che la Roma, giocando con il 4-2-3-1, manda in rete spesso e volentieri il tridente dietro Edin. Premesso che la classica cooperativa del gol, in alcuni momenti topici della stagione o in gare-chiave lascia normalmente spazio ai calciatori più specifici in tema di marcature, meglio non estendere il conteggio alle altre squadre che possono annoverare in quei ruoli o in posizioni offensive simili, calciatori dal ‘gol facile’.
Perché tolto Zaniolo (10 reti), nel trio considerato titolare da Fonseca, Kluivert nell’anno solare appena terminato ha segnato soltanto 6 volte e Pellegrini 2. Numeri diversi da Dybala (12), Ilicic (14), Gomez (10), Pasalic (12), Insigne (8), Llorente (8) e Correa (9) che aggiungono gol a coppie di centravanti che hanno prodotto almeno il doppio di Dzeko e Kalinic.
UN ALTRO 9 Gira che ti rigira il discorso non cambia: per tre competizioni, Edin da solo non basta. La Roma ne è consapevole. E Fonseca, preferendo a San Siro Zaniolo come falso nueve al croato, lo ha confermato senza parlare. Serve un calciatore specifico. Uno che sappia segnare e far segnare.
Uno alla Llorente per intenderci. Quando il Napoli era ancora in corsa per Ibrahimovic, lo spagnolo era stato offerto. Ora l’ipotesi, con Gattuso che ha scelto il 4-3-3, sembra venuta meno. Petagna è stato proposto dall’agente ma non convince. L’ideale sarebbe Kean, un trait d’union tra presente e futuro che Ancelotti, però, non sembra voler mollare.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina