Borja Mayoral davanti a Edin Dzeko. Chi l’avrebbe mai detto? Il sorpasso tra attaccanti è realtà, il giovane spagnolo titolare e il bosniaco costretto a rincorrerlo dopo lo strappo con Fonseca. Perché sì, le scuse del giocatore sono arrivate, ma il tecnico si aspetta altri segnali prima di rimettere Dzeko al centro della Roma. Intanto gli ha tolto la fascia da capitano, una decisione su cui resta comunque disponibile a tornare indietro, e domani a Torino è intenzionato a partire con Mayoral dall’inizio e il «Cigno di Sarajevo» in panchina: tutto lascia pensare che sarà così, oggi verranno sciolti gli ultimi dubbi.
Dzeko convocato, quindi, ma il posto dovrà sudarselo. Più con i comportamenti che con i gol. Fonseca gli imputa una scarsa attitudine da leader, lo vorrebbe esempio e stimolo per i compagni e invece ritiene che spesso trasmetta loro messaggi di resa. Come se fosse lui il primo a non credere fino in fondo nelle potenzialità della squadra. La questione è complessa, nel «famoso» scontro all’intervallo della gara col Siviglia si è creata una crepa mai risanata davvero e il muro di sopportazione reciproca è crollato nel post-partita con lo Spezia.
D’altronde va ricordato che i dirigenti avevano deciso in estate – col placet del portoghese – di vendere Dzeko alla Juventus e prendere Milik, salvo poi bloccare tutto a giochi quasi fatti. E se l’Inter qualche giorno fa avesse presentato un’offerta più appetibile, ora Edin sarebbe probabilmente alla corte di Conte. In tutto questo Mayoral si è guadagnato a prescindere la fiducia dell’allenatore.
Nell’ultima gara col Verona ha segnato e partecipato alle altre due azioni decisive, in generale i numeri sono dalla sua parte: ha segnato un gol in più di Dzeko in stagione – 9 contro 8 – il triplo degli assist (6 a 2), accumulando già una presenza in più: 21 a 20. È vero che c’è di mezzo l’Europa League, ma lo spagnolo è comunque in crescita ed è pronto alla prima da titolare in un big-match.
Detto questo, se Dzeko recupera voglia e stimoli in futuro non ci sarà partita: lo stesso Fonseca, infatti, ha scelto lui nelle gare più importanti fin qui. A Torino potrebbe diventare un’arma utilissima nella seconda parte di gara, difficile immaginarli insieme dal 1’ (mai successo in stagione) nonostante l’emergenza del reparto offensivo. Pellegrini è squalificato, l’unica certezza è Mkhitaryan e il tecnico dovrebbe cambiare modulo inserendo Cristante insieme a Veretout e Villar
Carles Perez non dà garanzie, Pedro continua ad allenarsi a parte e non sarà della gara mentre il neo arrivato El Shaarawy ha pochi allenamenti nelle gambe. Ma ieri ha svolto una gran parte della seduta in gruppo, prenotando la convocazione e, magari, uno spezzone di partita. Dentro dalla panchina Dzeko ed El Shaarawy, ecco la possibile doppia mossa di Fonseca per un gran finale. Dal gusto retrò.
FONTE: Il Tempo – A. Austini